A Međugorje La Madonna e viva© Copyright Edizioni Luci dell’Esodo s.r.l. www.lucidellesodo.it

Colloqui con Padre Tomislav Vlašić

Prefazione di Renzo Allegri

Il 24 giugno 1981 a Medjugorje, piccolo villaggio della Bosnia-Erzegovina, accade qualcosa di straordinario: sei ragazzini fra i nove e i sedici anni, affermano di aver visto una “figura femminile luminosa” sul sentiero che costeggia la collina del Podbrdo. La Signora, in croato Gospa, ha un bambino fra le braccia. Nei giorni successivi continua ad apparire ai ragazzi e si presenta loro come la Beata Vergine Maria, Regina della Pace. Le apparizioni si susseguono fino ad oggi, e la vicenda di Medjugorje diventa oggetto di tanta devozione e di tante polemiche.

Nella chiesa parrocchiale di Medjugorje, affidata ai frati francescani, cominciano da subito ad affluire pellegrini da ogni parte, e avvengono conversioni e guarigioni spesso umanamente inspiegabili. Il 29 giugno 1981, quattro giorni dopo l’inizio delle apparizioni, giunge per la prima volta a Medjugorje un giovane frate croato, Padre Tomislav Vlašić. Il 18 agosto dello stesso anno, ritorna a Medjugorje incaricato dai suoi superiori per svolgervi il servizio sacerdotale; vi rimarrà fino al 1984. Diventa così testimone diretto di molti fatti straordinari che avvengono a Medjugorje, e inizia per lui un’esperienza spirituale di rara profondità, a contatto con i veggenti, con i parrocchiani e con migliaia di pellegrini. La grazia sperimentata a Medjugorje lo porterà a scoprire in sé una chiamata particolare, quella cioè di offrire la propria vita in olocausto a Dio, attraverso il Cuore Immacolato di Maria.

Nel 1984 Padre Tomislav lascia la parrocchia di Medjugorje e prende servizio nella vicina parrocchia di Vitina. La sua ricerca interiore continua. Animato dal desiderio di offrirsi completamente a Dio e spinto dalla grazia, decide di ritirarsi nel silenzio per rispondere pienamente alla chiamata di Dio. In seguito, attorno a lui comincia a formarsi un nucleo di giovani, con i quali inizia l’esperienza di una nuova Famiglia spirituale, i cui membri offrono se stessi a Dio attraverso la Vergine Maria, attualizzando un ideale di vita mariano e francescano. La Famiglia spirituale ha un nome significativo: “Regina della Pace, completamente tuoi – attraverso Maria a Gesù” e conta oggi molti aderenti. L’offerta della vita diventa così un cammino condiviso da molti e porta frutti in tante anime.

Il libro “A Medjugorje la Madonna è viva” nasce dal desiderio di alcuni amici della Famiglia spirituale “Regina della Pace, completamente tuoi – attraverso Maria a Gesù” di rendere pubblici i tanti colloqui avuti con Padre Tomislav nel corso degli anni che vanno dal 2003 al 2008, sull’argomento delle apparizioni di Medjugorje e del loro significato per la Chiesa e per l’umanità. Si presenta sotto forma di domande e di risposte. Gli eventi dei primi anni di Medjugorje rivivono nella memoria di Padre Tomislav e si intrecciano con la sua vicenda umana e sacerdotale. Tuttavia non si tratta di un libro sulla storia delle apparizioni, quanto piuttosto di una forte testimonianza da parte di chi ha osservato e vissuto da vicino quegli eventi, ed ha sperimentato la presenza della Madonna viva in mezzo ad un popolo vivo. Partendo da questa esperienza, il libro delinea un cammino cristiano di donazione a Dio attraverso Maria Santissima, che porta all’integrità della persona, alla sua trasformazione fino all’unione mistica con Cristo.

Nelle sue riflessioni, Padre Tomislav lascia alla Chiesa il compito di riconoscere le apparizioni di Medjugorje limitandosi a parlare della sua personale esperienza di fronte a tale fenomeno. Dalle risposte date ai suoi interlocutori, apprendiamo così che nei primi anni delle apparizioni, a Medjugorje si è formato un popolo deciso a vivere la propria fede, e disposto a sfidare sia le provocazioni del regime comunista allora al potere, sia i contrasti e le diffidenze che sempre accompagnano i fatti soprannaturali. In mezzo a questo popolo la Madonna, come vera Madre, fa sentire la sua presenza per condurre i suoi figli a un rapporto vivo col Dio vivo. Vicina ad ognuno di noi, ci insegna a vincere il male, a superare le lotte e le tribolazioni della vita, offrendo a Gesù gioie e dolori, per la salvezza dell’umanità e per diventare veri figli di Dio.

Riportiamo alcuni passi delle risposte di Padre Tomislav, dalle quali emerge come la grazia di Medjugorje, che scorre attraverso la Madre di Dio, segni l’inizio di una dimensione spirituale nuova e dinamica, che tocca tutti e porta ciascuno a rinnovare il proprio rapporto con Dio, rendendolo vivo come Dio è vivo, e capace di trasformare la nostra vita.

“Ricordo con emozione che, non appena sono iniziate le apparizioni di Maria Santissima, a Medjugorje ha cominciato a formarsi un popolo che accoglieva le grazie e cercava di farle fruttificare. Dopo opportuno discernimento e dopo aver ricevuto dal Ministro provinciale dei Frati Minori il compito di svolgere il servizio sacerdotale nella parrocchia di Medjugorje, mi sono inserito in quel popolo. Desideravo con tutto il cuore servire Dio e la Madonna. Sono stato sorretto e affiancato dalla forte fede e dalla devozione dei frati, delle suore e dei parrocchiani. Ad essi si andava aggiungendo ogni giorno un numero sempre maggiore di fedeli, proveniente da ogni parte. Il popolo aveva una fede viva ed eroica.In mezzo a questo popolo che seguiva la Madonna, Dio suscitava in alcune persone doni particolari con i quali mi sono confrontato e che ho cercato di promuovere... Il popolo era semplice e straordinario allo stesso tempo, era uno specchio limpido nel quale si rifletteva la bontà di Dio, che a sua volta veniva trasmessa a tutti coloro che arrivavano a Medjugorje..

Più passava il tempo e si andava avanti, più incontravo persone che vivevano esperienze soprannaturali di fede, persone che Dio preparava per i suoi piani. Per loro ed in comunione con loro, svolgevo il mio servizio a Dio a favore di tutto il popolo. Queste esperienze straordinarie nella fede aprivano orizzonti nuovi in me e nello stesso tempo risvegliavano nella mia anima quello che il Signore aveva già seminato. Così mi addentravo in un cammino di fede sempre più profondo e mi mettevo a servizio del piano divino.

Continuando il cammino, Dio mi ha mostrato un panorama sempre più ampio e mi ha chiesto di offrirgli la mia vita e il mio sacerdozio a servizio del suo piano. Ho detto sì a Dio. Ho iniziato a lavorare per questo piano, nei limiti delle mie possibilità, ma con un amore sempre più ardente verso Dio e verso sua Madre. Dio mi ha continuamente aperto la strada e gli orizzonti, e mi ha incoraggiato ad andare avanti.”(cap. 1 pagg 26-27)

Il mio incontro con gli avvenimenti di grazia a Medjugorje è stato il momento decisivo della mia vita, è stato una tappa nuova e definitiva nel mio rapporto con Dio. In me si è definitivamente aperta una nuova dimensione, perché le apparizioni della Madonna a Medjugorje rappresentano, a mio avviso, una nuova svolta nella Chiesa. Queste apparizioni superano tutti i movimenti spirituali ed i metodi, guidano l’uomo ad un rapporto personale con il Dio vivo, lo portano a camminare e ad incontrare Dio faccia a faccia. Incontrare Dio faccia a faccia supera tutte le metodologie o le formule che ci chiudono e, se siamo abbandonati completamente a lui, l’incontro con Dio ci risveglia e ci trasforma.

Pensando a ciò che è avvenuto all’inizio delle apparizioni, posso dire che la Madonna era viva, presente nel vero senso della parola. Ma la profondità e l’ampiezza di tutto ciò si possono comprendere solo valutando il corso degli eventi, nella loro lunga evoluzione. Con la venuta di Maria si è aperta nella mia anima una dimensione completamente nuova, molto più ampia rispetto alle esperienze che avevo vissuto fino ad allora.

Personalmente credo che le apparizioni della Madonna siano una sorta di visitazione del popolo di Dio, come quando Maria ha visitato Elisabetta e raggiunto Giovanni nel grembo della madre. Allo stesso modo la Madre di Dio, attraverso i sei veggenti, si manifesta a tutto il popolo, raggiunge e risveglia ognuno personalmente. E la grazia ha toccato e tocca tutti, e invita tutti a dare una risposta personale. (capitolo 1, pag. 4) ... Le apparizioni della Madonna a Medjugorje trovano la loro migliore espressione nel secondo mistero gaudioso del Rosario: la visita di Maria ad Elisabetta. L’anima e il corpo di Elisabetta hanno percepito questa visita, e lo stesso è accaduto al piccolo Giovanni, che con tutto il suo essere ha riconosciuto Maria e Colui che era nel suo grembo: attraverso Maria, Giovanni ha sentito il tocco di Dio. In quell’incontro, lo Spirito Santo ha ricolmato Elisabetta, ha benedetto il bambino nel suo grembo ed ella ha partorito il profeta che ha preceduto il Messia e l’ha manifestato al mondo.

In tutto questo si è manifestato concretamente il tocco di Dio attraverso Maria: la Vergine ha visitato i suoi figli, ha portato loro Dio. Quando l’uomo si apre a questo tocco divino, a quegli impulsi che arrivano attraverso Maria, avviene il miracolo: tutta la sua vita si trasforma, rinasce dall’alto, come Gesù spiega a Nicodemo. (capitolo 1, pag. 49-51)

La nostra chiamata consiste nell’entrare nel tempio vivo della nostra anima, nel rimanere aperti come Maria affinché lo Spirito Santo scenda, lavori in noi e ci trasformi in creature nuove, attraverso la vita e il sacrificio di Gesù Cristo. Solo così possiamo raggiungere la vera risurrezione.

Tutto il nostro impegno deve consistere nel vivere un legame intimo con Dio, che non è intimismo, e attraverso il quale veniamo guidati, trasfigurati e introdotti in una costante novità dallo Spirito Santo. Se ci muoviamo in questa direzione non rimarremo delusi, non resteremo nelle tenebre, e neppure entreremo in conflitto gli uni con gli altri a causa delle diverse interpretazioni di qualche segno o segreto. (capitolo 1, pag. 61)

Sì. La Madonna, anzi Dio stesso attraverso la Madre, ha visitato il suo popolo e lo ha risvegliato. Questa affermazione potrebbe sembrare strana in un tempo in cui vediamo che molte cose nelle anime non vanno bene; eppure è vero che la gente è risvegliata. Purtroppo alcuni si indirizzano verso il male, mentre altri scelgono il bene. Il mondo è risvegliato spiritualmente e lo sarà sempre di più, perché Dio desidera liberare definitivamente dalla corruzione i suoi figli e le sue figlie. Per questo ha mandato la Madre a raccogliere i figli e ad aiutarli affinché in loro si risvegli la vita divina capace di rifiutare tutto ciò che è corrotto.

La Madonna è apparsa nella parrocchia di Medjugorje per risvegliare nei suoi figli la coscienza della dignità dei figli di Dio, per introdurli nella speranza viva di poter vivere il messaggio di Gesù Cristo. La Chiesa che riconosce Maria come suo modello e mèta da raggiungere, è stata chiamata ad accogliere ed abbracciare la Madre di Dio. In questo abbraccio vivo della Madonna, la Chiesa sarà purificata e rigenerata e sarà segno di salvezza per i popoli: solo lei, come Madre, abbraccerà tutti i popoli e li genererà nuovamente. (capitolo 2, pag. 89)

Il messaggio centrale dell’insegnamento di Gesù è l’amore: amore verso Dio, verso se stessi e verso il prossimo. In senso biblico questo significa che l’amore deve abbracciare l’uomo nella sua totalità: nella profondità, nella larghezza ed in tutte le potenzialità del suo essere. Questo è il vero compimento della legge. L’intero messaggio della Bibbia vuole portarci a vivere questa alleanza con Dio nell'amore. L'uomo può svilupparsi in pienezza e può sviluppare in sé tutte le virtù, solo se accoglie l'amore di Dio e lo lascia crescere in sé. Allora l'uomo realizzato in pienezza potrà realmente dare lode a Dio.

...La Madonna appare per insegnarci a vivere un rapporto vivo con Dio attraverso la preghiera, e questo rapporto può essere costruito solo nella libertà dello Spirito Santo. Da questo rapporto nasce in noi il senso di responsabilità e cresciamo nella creatività di Dio. Questa è la pedagogia più semplice e normale nella fede. Dio si manifesta a coloro che si aprono a lui, li fa entrare nella verità della vita, in quella verità trasmessa all’umanità attraverso gli apostoli. In questa pedagogia della Madonna non c'è nulla di nuovo che la Chiesa non abbia già annunciato. Ma allo stesso tempo tutto è nuovo perché il rapporto con Dio ci guida continuamente verso la novità. (capitolo 2, pagg. 96-97)

Gesù ci invita a sacrificare tutto ciò che è di ostacolo, tutto ciò che ci impedisce di entrare nella vita vera: l'offerta ci permette di crescere spiritualmente e diventa anche la nostra missione. Quando viviamo completamente offerti a Gesù attraverso Maria, la vita divina si sviluppa liberamente in noi e si manifesta agli altri, si trasmette agli altri.

La Madonna è Immacolata, perfettamente unita a suo Figlio. È l’unica creatura che si è unita perfettamente a Dio. È modello per la Chiesa e Madre della Chiesa. Nella sua maternità, incarna in sé la maternità divina e dà a ciascuno la possibilità di accogliere, attraverso di lei, la tenerezza di Dio. È per noi la Mediatrice ed è il più grande dono che Dio ci abbia fatto dopo Gesù Cristo. Maria ci insegna ad unirci al Salvatore, anche quando siamo provati fino alla morte. In questo legame puro con Gesù, le nostre sofferenze divengono apportatrici di salvezza per noi e per l’umanità.

Quando l’umanità è in pericolo, Dio manda sua Madre. Lei ci attira nel suo cuore e ci insegna a offrire a Dio le nostre sofferenze, a sottometterci alla sua volontà ed ad intercedere con lei per la salvezza del mondo. Il tempo in cui viviamo è molto denso di avvenimenti, lo vediamo tutti, e credo che grandi prove attendano l’umanità. Dio desidera attirare a sé in ogni modo quanti sono di buona volontà; e per aiutarci a rispondere al suo invito, ci ha donato la Regina della Pace. Svegliamoci e rispondiamo a Dio!

Ecco, tutti noi siamo chiamati a donarci completamente a Gesù attraverso Maria. Solo in questo modo ogni nostra sofferenza diverrà salvifica e ci trasfigurerà. Questa è la più grande forza che può trasformare il mondo e vincere le potenze del male in tutto l’universo. (capitolo 2, pagg.100-104)

Dio ha inviato la Madre sua e nostra. Questo è il miglior regalo che abbia potuto farci! Maria è Madre della Chiesa, Madre dell’umanità, e questi titoli non sono solo modi di dire, ma sono una realtà. Come quando una mamma si china sul bimbo, e col suo sguardo e la sua presenza infonde nuova vita al suo bambino, così il volto della Madre di Dio trasmette la vita a coloro che vogliono guardarlo. La Madre di Dio ci rigenera veramente e ci prepara per l’incontro con Dio, che ha il potere di farci risorgere: è veramente la Madre della Chiesa e dell’umanità.... Questi tempi sono grandiosi e allo stesso tempo drammatici. Maria è in mezzo a noi come Madre che genera i suoi figli nelle doglie del parto: invita ogni uomo di buona volontà affinché acconsenta a lasciarsi rigenerare. (capitolo 4, pag. 35)

Le prove sono una specie di terapia e, se si accettano con l’amore di Dio, sono delle grandi grazie. Nulla può guarirci interiormente come la prova, perché essa purifica e frantuma i macigni prodotti dal peccato. La prova mette in crisi tutto quello che erroneamente abbiamo costruito sulla sabbia, cioè sul nostro egoismo. Attraverso le prove Dio ci purifica, ci guarisce, ci risveglia interiormente. Allora può nascere in noi una vita così forte che ci porta a non temere più né la morte né il diavolo, perché la forza divina ci attraversa e noi, rimanendo fedeli a Dio, progrediamo verso una novità di vita....Potrà presentarsi chissà quale prova, ma stiamo certi che Dio la permetterà solo per il nostro bene e per la salvezza del mondo. (capitoli 1, pag. 71)

No, non può essere tutto facile. Gesù per noi è un esempio. Egli stesso, sulla croce, ha vissuto l’impossibilità di agire e ha sperimentato la morte a se stesso: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Queste parole sono talmente importanti da segnare il passaggio nella vita nuova, se rimaniamo fedeli a Dio, così come Gesù è rimasto fedele. In questo passaggio muore l’uomo corruttibile, con tutti i suoi dubbi, insicurezze, false speranze, con tutto quello che comunque è destinato a sparire dopo la morte. Rimane la vita in Dio, eterna e incorruttibile. (capitolo 5 pag. 144)

Sì... il cammino va avanti! Fino alla completa trasformazione in creatura nuova..... Il cammino va avanti nel senso di una comprensione più profonda del messaggio delle apparizioni della Madonna e della sua presenza tra gli uomini... Il cammino va avanti anche perché le grazie donate a Međugorje sono solo l’inizio di quello che Dio vuole donare a tutti coloro che liberamente e per amore lo scelgono e lo seguono... Il cammino va avanti perché l’amore non si può fermare; esso genera in continuazione, scopre nuove dimensioni della nostra esistenza e ci dà una conoscenza ancora più profonda del Dio vivo. (capitolo 5 pagg. 147-148)

Dio desidera soltanto che noi viviamo abbandonandoci con fiducia alla sua volontà. Il Signore stesso confermerà la grazia delle apparizioni nelle persone che si convertono. Grazie a loro, l’Autorità ecclesiastica potrà vedere i frutti e riconoscere le apparizioni. Questa è la convinzione che mi ha guidato in questi anni. Per questo ho cercato di camminare nella fede, nella continua conversione, indicando questo cammino al popolo di Dio. (capitolo 1, pagg 35-36)

Certo che si realizzeranno le promesse di Dio, nei modi e nei tempi da lui stabiliti! I messaggi della Madonna sono talmente semplici e riconoscibili dagli uomini di buona volontà.

Sono evangelici. Una moltitudine di persone li ha accolti e si sforza di viverli. È un popolo enorme che eleva la sua preghiera a Dio attraverso il Cuore Immacolato di Maria. Questa preghiera non sarà respinta da Dio, ma sarà esaudita, perché Dio riconosce in essa la sua Figlia prediletta, Maria. Per mezzo suo, Dio suscita e accoglie le preghiere del popolo. (capitolo 5 pag. 152)

Vi abbiamo dato un accenno, cari lettori e lettrici, dei contenuti del libro che riteniamo profondi e illuminanti. Siamo convinti che essi abbiano la forza di richiamare ciascuno di noi alla responsabilità di rispondere agli inviti accorati ed incessanti che il Cielo ci rivolge da sempre, per aiutarci a vivere degnamente il nostro essere cristiani.